UX e UI anima del web

UX e UI anima del web

UX e UI anima del web 

 

Quando si lavora nel mondo del web e del marketing digitale spesso si sente parlare di UX e UI 

 

Ma siamo davvero sicuri di fare un uso proprio di questi due termini e soprattutto di sapere di cosa si parli? 

 

Troppo spesso infatti queste due parole sono accostate a concetti sbagliati, sebbene siano davvero l’anima del web.  

 

Senza UX e UI infatti nessun sito o App reggerebbe all’interazione con l’utente dato che si tratta infatti dei due cuori dell’internet moderno: il punto di interazione fra utente e azienda (Ui) e l’interazione stessa (Ux). 

 

Cerchiamo di capire bene di cosa si parla. 

 

Cos’è la UX 

 

Partiamo intanto con il capire la “mamma” della situazione ovvero la UX.  

 

Il termine UX è l’acronimo di “User experience”, ovvero in poche parole l’esperienza dell’utente.  

 

L’origine della parola “esperienza” viene dal verbo “esperire” il cui significato ci aiuterà a comprendere meglio la UX.  

 

Esperire significa “provare, sperimentare, tentare, mettere in opera, utilizzare tutti i mezzi per riuscire”. 

 

Questa definizione ci aiuta a capire che un’esperienza è tutta da vivere e provare sulla propria pelle ed è quello che fanno quotidianamente gli utenti su internet nella loro esperienza “web”in cui sono coinvolti attivamente. 

 

Il cuore della User Experience sono quindi le persone e la loro esperienza.   

 

Ogni singolo utente però si approccia all’esperienza in base al proprio background, al proprio bagaglio culturale al proprio modello mentale. 

 

L’approccio dell’utente va dunque ben studiato e approfondito.  

 

La prima fase della User Experience consiste proprio nella ricerca e nell’investigazione. 

 

Gli strumenti che si possono usare in questa fase sono sicuramente interviste, workshop, osservazione, focus group e questionari. 

 

Tutti mirano a comprendere: 

  • I bisogni dell’utente. 
  • Gli obbiettivi e le aspirazioni dell’utente. 
  • Le difficoltà e le frustrazioni. 
  • I percorsi che l’utente fa per arrivare ad un obbiettivo. 

 

 

Finita questa prima fase di indagine, segue il processo creativo. 

 

La creazione di un’esperienza è una delle fasi più delicate.  

 

Partendo infatti da tutti quelli che sono i bisogni e le frustrazioni dell’utente, chi si occupa di user experience deve buttare giù quante più idee possibili su come facilitare le persone e rispondere attivamente ai loro bisogni, vagliare le più valide e cominciare a creare dei prototipi. 

 

Il processo di creazione include anche molto test, ovvero moltissima indagine di approfondimento su quanto creato e sulle reazioni degli utenti.  

 

L’ultima parte invece prevede l’implementazione. I bisogni umani infatti sono in continua crescita, cambiando l’approccio che gli utenti hanno con le esperienze.  

 

Non si puo’ mai pensare di aver raggiunto l’apice quando si parla du UX, tutto puo’ essere sempre migliorato, testato e migliorato ancora. 

 

Per quanto riguarda l’esperienza invece, essa gira principalmente su tre livelli: 

 

  • Estetica 
  • Usabilità 
  • Emozioni 

 

Pensiamo ad esempio alle App per i nostri smartphone. 

Le scarichiamo spesso perché ci colpisce la loro grafica, il loro logo, perché l’estetica ci trasferisce qualcosa.  

 

Non scaricheremmo mai qualcosa con un’estetica brutta perché il nostro cervello associa la laidità ad una cattiva usabilità.  

 

Molto spesso è vero, ma non è sempre così.  

 

Arriviamo dunque al secondo punto. Molte volte navighiamo su siti che, anche se esteticamente di impatto, sono confusionari a livello informativo e le informazioni che cerchiamo e di cui abbiamo bisognonon sono a portata di click, oppure i link sono malfunzionanti o siamo continuamente bloccati nelle nostre azioni da fastidiosi pop up.  

 

Peccano dunque di usabilità, un’altra caratteristica importante dell’esperienza utente. 

 

Abbiamo dunque parlato di estetica ed usabilità, ma qual è il vero valore aggiunto in un’esperienza utente? Sono le emozioni. 

 

Un sito puo’ essere bello e funzionante, ma il suo valore aggiunto saranno sempre copy che ci coinvolged immagini che ci emozionano.  

 

Sono le emozioni che rendono infatti indimenticabile l’esperienza degli utenti. 

 

 

KPI della Ux 

 

Il successo di una user experience è misurabile con alcune metriche molto semplici: 

 

  • Tasso di successo: ovvero il successo degli utenti nel compiere una certa azione; 
  • Tasso di insuccesso: il palese opposto del precedente punto 
  • Click per il completamento: il numero di click necessari ad un utente prima di completare un task 
  • Tempo di completamento: il tempo necessario ad un utente prima di completare un task 
  • Tasso di abbandono: il numero di utenti che non raggiunge l’obbiettivo. 

 

 

Cos’è la UI 

 

Lo UI invece è il polmone dello UX design, ovvero la parte visual ed il vero e proprio modo in cui il prodotto si presenta. 

 

La parte UI corrisponde a quel primo punto che abbiamo riconosciuto nell’estetica, in quanto si occupa di tutti quegli aspetti che fanno da interfaccia fra l’utente ed il prodotto. 

 

Lo UI si occupa quindi del “comfort cognitivo”.  

 

Si occupa infatti della scelta di font e colori, che sono fondamentali perché influiscono moltissimo sulla psicologia dell’utente e costituiscono il biglietto da visita del prodotto. 

 

Sempre lo UI, acronimo di User Interface, si occupa di collocare gli elementi di un sito web nel modo migliore e più facilmente raggiungibile per l’utente. 

 

Un utente facilitato usufruisce meglio dei servizi del sito o dell’app che utilizza e sarà portato a tornare e a raccomandare la sua esperienza ad altri. 

 

 

 

Differenze fra UX e Ui 

 

Abbiamo quindi analizzato UX e UI e compreso cosa siano. Ma siamo sicuri di saperle distinguere? 

 

Possiamo dire che la UX è la mente e lo UI il corpo: lo UX infatti gira tutto intorno all’esperienza dell’utente, lo UI costruisce al meglio quell’esperienza dal punto di vista visual e grafico. 

 

Mentre la UX è ricerca, è testing, è un mappare continuo l’esperienza, lo UI è visual design, è layout, è branding per tutto quello che riguarda i font, i colori e i loghi. 

 

Quando ci si occupa di un progetto web è molto importante portare avanti entrambi questi aspetti: funzionalità e aspetto visivo devono infatti correre di pari passo verso la stessa direzione.  

 

A livello cronologico invece, prima avvengono i processi legati alla UX e poi interviene la UI.   

 

Lo UX designer struttura la User journey per primo e poi lo UI designer riempie questo disegno iniziale con gli aspetti visivi. 

 

 

L’importanza di UX e Ui nel web 

 

Ux e Ui sono due aspetti fondamentali per creare un prodotto di successo.  

 

Troppo spesso queste discipline vengono sottovalutate pensando di avere un prodotto, un brand o un’idea di successo.  

 

Ma la vera chiave del successo sta nel mettere l’utente al centro, nel comprendere che tutto ciò che si fa come brand e tutto ciò che fa un prodotto ha il compito di soddisfare i bisogni delle persone. 

 

Questo concept dell’utente al centro è infatti alla base dello Human centered design, ovvero quell’approccio progettuale che vede lo studio del target e il suo essere al centro. 

 

Si progetta quindi per le persone, per soddisfare i loro bisogni e le loro insicurezze, per offrire benefici e vantaggi e non si progetta solo per azioni fini a loro stesse. 

 

Dunque utilizzare UX e Ui all’interno del proprio progetto, che sia un brand, un sito, unapp o un prodotto è sicuramente la base del successo. 

Barbara A.

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