INTERNET OF THINGS

INTERNET OF THINGS

Internet of Things 

 

Nell’ultimo anno con l’avvento delle case domotiche e degli assistenti vocali che ci aiutano nel nostro quotidiano, si è sentito sempre più parlare di “Internet of things o “IOT”, ma cosa significano queste parole apparentemente cosí facili da tradurre? 

 

La definizione di “internet of things” infatti sta molto nella sua traduzione in italiano, ovvero l’internet delle cose.  

 

Mettere l’internet nelle cose significa essenzialmente dotarle di intelligenza in modo tale da renderle uno strumento di innovazione per la nostra vita di tutti i giorni. 

 

L’estensione alle cose di tutti quei benefici che già la rete fornisce direttamente agli utenti, permette agli oggetti di interagire con altri oggetti e con le persone. 

 

La nascita dell’internet delle cose è legata ad un evento in parte molto comico. 

 

Nei primi anni 2000 i ricercatori della Carnegie Mellon University applicarono dei sensori ad un distributore dell’ateneo per valutarne e conoscerne al meglio il funzionamento. 

 

La nascita dell’Internet of things è legata anche alla RFID (radio frequency identification) ovvero una tecnologia che facilitava l’uso degli oggetti da parte dei computer, poi estesa anche ad altri aspetti tramutandosi così in IOT. 

 

L’origine dell’espressione “internet of things” invece, viene attribuita ad un intervento di Kevin Ashton durante una presentazione per Procter & Gamble. Il manager infatti denunciava una questione importante: spesso, nei negozi, i prodotti Procter & Gamble non erano dati come disponibili a causa di sistemi informativi con dati poco aggiornati e approssimativi. 

 

Queste informazioni venivano inserite manualmente dai dipendenti con dei qr code e di conseguenza vi erano moltissimi errori. 

 

Nasceva quindi la necessità di digitalizzare questo processo e far raccogliere i big data ai computer per abbassare il margine di errore. 

 

La nascita dell’Internet of Things o meglio la sua affermazione è legata molto allo sviluppo della sensoristica, ovvero quel settore della tecnologia e dell’innovazione che implementa la realizzazione di sensori. 

 

I sensori infatti hanno il compito di ricavare dati precisi per poi trasmetterli tramite la rete.  

 

Se dotati di sensori anche gli oggetti più comuni sono in grado di scambiare dati in rete. 

 

Una pianta infatti potrebbe essere in grado di percepire con precisione la temperatura, un semaforo valutare la qualità dell’aria, un orologio potrebbe valutare la rumorosità di un posto. 

 

L’acquisizione e lo scambio di dati richiede però due caratteristiche fondamentali: 

 

  • Una connessione internet legata ad un indirizzo ip di riconoscimento  
  • La capacità di scambiare dati autonomamente senza la necessità di un intervento umano. 

 

 

Applicazioni dell’internet of things 

 

L’utilizzo dell’Iot è molto legata al concetto di “Smart home” ovvero la casa intelligente.  

 

A questo temine si lega spesso quello di “domotica”, ovvero la possibilità di controllare a distanza alcuni dei principali elettrodomestici o sistemi applicativi della propria casa. 

 

Parliamo dunque di spegnere la luce, accendere i condizionatori, ma anche monitorare la qualità dell’aria, regolare il calore e fare in modo di limitare e gestire al meglio i consumi: tutto fatto comodamente tramite App o grazie al supporto di un’assistente vocale. 

 

L’iot è legato molto anche all’industria automobilistica. Infatti si parla di Smart car, ovvero auto di cui è possibile monitorare i consumi ma non solo. In questo caso l’Iot ha anche un’applicazione di grande importanza: puo’ monitorare lo stato di salute del conducente nel caso di irregolarità incidenti, oppure anticiparli, fermando  l’auto nel caso in cui percepisca delle anomalie nel conducente. Una vera e propria innovazione per la sicurezza delle nostre strade e per consumi sempre più bassi. 

 

L’internet of things è anche grandissimo alleato delle industrie. I sensori se applicati ai macchinari sono in grado di anticipare interventi di manutenzione, rilevando in maniera tempestiva guasti o malfunzionamenti. 

 

L’internet of things ha travolto in maniera positiva anche il mondo del retail. Infatticome abbiamo anticipato, nasce dalla necessità di monitorare ed inserire con il minor tasso di errore i dati, perciò non ci sorprende che venga utilizzato per monitorare gli stock e per gestire in automatico gli ordini. 

 

Anche il settore agricolo ha migliorato la propria produttività grazie all’internet of things. Sensori e droni infatti monitorano le attrezzature per le colture e anche il bestiame, gestendone al meglio l’alimentazione e l’idratazione. 

 

Il settore medico è un altro dei settori coinvolti positivamente dall’avvento dell’internet of things. I sensori in questo caso sono in grado di raccogliere ed analizzare i parametri vitali dei pazientipermettendo di elaborare in un secondo momento una terapia personalizzata. I parametri inoltre hanno modo di finire in dei database specifici così da poter valutare lo status medico di una persona nel tempo. 

 

 

L’Internet of Things dunque, oltre a rappresentare una svolta tecnologica importante, rappresenta anche un grandissimo miglioramento della qualità della nostra vita. 

 

Barbara A.

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